Ridotta a 7,5 milioni di euro la soglia di accesso ai contratti di sviluppo per i programmi di investimento nel settore turistico che prevedono interventi da realizzare nelle aree interne del Paese ovvero il recupero e la riqualificazione di fabbricati dismessi. Ridotto a 3 milioni di euro l'importo per i programmi di sviluppo riguardanti esclusivamente l'attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli accompagnati da investimenti finalizzati all'erogazione di servizi di ospitalità connessi alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
Ampliati ai centri in cui si trovano santuari religiosi i contributi a fondo perduto per attività economiche e commerciali che abbiano registrato presenze turistiche in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti. Per incentivare la ripresa dei flussi turistici di ritorno si consente poi ai cittadini italiani residenti all’estero, che attestino la loro iscrizione all’AIRE, l’ingresso gratuito della rete dei musei delle aree e dei parchi archeologici di pertinenza pubblica. Previsto un Fondo finalizzato agli interventi di riqualificazione ed adeguamento degli impianti di illuminazione, di sicurezza e multimediali dei complessi carsici a vocazione turistica.