La nuova agevolazione fiscale Sisma Bonus, in vigore fino al 2021, consente ai contribuenti una detrazione fiscale per gli interventi edilizi di adeguamento sismico effettuati tra il 1° gennaio 2017 ed il 31 dicembre 2021 ed è quindi rivolta sia ai contribuenti soggetti all'imposta sulle persone fisiche (Irpef) che a quelli soggetti all'imposta sul reddito delle società (Ires).

Introdotta dalla Legge di Bilancio 2017, la legge di Bilancio 2018 ne estende la platea dei soggetti beneficiari ed inserisce un maxi bonus per gli interventi sulle parti comuni di edifici condominiali (http://www.infisco.it/?p=655) finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica; inoltre dal 2018 tra i beneficiari del sisma bonus ci sono anche gli istituti di edilizia popolare.

La possibilità di fruire dell'agevolazione, con adeguamento sismico regolarmente documentato, è prevista per gli interventi sulla prima e la seconda casa, sugli immobili adibiti ad attività produttive e sulle parti comuni degli edifici condominiali.

I contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici possono pertanto detrarre dalle imposte sui redditi parte delle spese sostenute nel corso dell’anno. Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico.

Il fine del legislatore è incentivare la prevenzione e favorire le ristrutturazioni edilizie con interventi di riduzione di rischio sismico su edifici situati nelle zone ad alta pericolosità (zone 1, 2 e 3), estendendo il bonus in questione anche ai capannoni e alle imprese.

Il nuovo Sisma Bonus dunque non è più rivolto unicamente alle zone sismiche 1 e 2 (sismicità molto alta ed alta) ma riguarda la maggior parte del territorio nazionale ed include anche la zona 3 (sismicità bassa), secondo la regolamentazione dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20/03/2003. Per conoscere la zona di rischio del Comune dove è situato l’immobile, è possibile consultare il sito della Protezione Civile.

Per gli edifici condominiali è previsto un bonus unico per chi effettua interventi agevolabili con il Sisma Bonus congiunto all’Ecobonus (http://www.infisco.it/?p=468).

Tra le spese detraibili per la realizzazione degli interventi antisismici rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili ad opera di professionisti che, prima dell’intervento, effettuano la diagnosi sismica dell’edificio e ne individuano la classe di rischio.

La detrazione d’imposta Irpef per adeguamenti antisismici è del 50%. Tuttavia, il Sisma Bonus permette una detrazione del 70% se c'è il passaggio ad una classe inferiore di rischio e dell’80% se gli interventi antisismici determinano la riduzione di due classi di rischio. La spesa massima è di 96.000 euro.

Per gli interventi di riduzione del rischio sismico effettuati sulle parti comuni dei condomini è invece prevista una detrazione del 75% con il passaggio ad una classe inferiore e fino all'85% se il passaggio è di due classi. Si applica su un importo di spesa non superiore a 136.000 euro moltiplicato per le unità immobiliari dell’edificio, da  recuperare in 10 quote annuali di pari importo.

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