Con il decreto 25 giugno 2024, emanato dal Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sono finalmente arrivate le indicazioni per l’applicazione, nel 2024, della maxi deduzione del costo del lavoro. L’agevolazione spetta ai titolari di reddito d’impresa e agli esercenti arti e professioni per le nuove assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. E’, inoltre, prevista una ulteriore deduzione in presenza di nuove assunzioni di dipendenti rientranti nelle categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela ai sensi del D.Lgs. n. 216 del 2023.
Quali sono le condizioni da rispettare per ottenere l’agevolazione?
Per poter ottenere l’agevolazione fiscale, e applicarla alla determinazione del reddito 2024, occorre rispettare una serie di condizioni definite dalla norma istitutiva del beneficio:
- l’impresa deve risultare in normale attività, quindi non sono ammesse le situazioni di liquidazione o di ricorso agli istituti del codice della crisi d’impresa di natura liquidatoria;
- il numero dei dipendenti a tempo indeterminato al termine del 2024 deve superare il numero medio delle persone impiegate col medesimo contratto nel 2023;
- a fine 2024 il numero complessivo dei dipendenti (a tempo sia indeterminato che determinato) deve essere superiore a quello medio del 2023.
Deve trattarsi di imprese già costituite nel 2023 ed operative da almeno 365 giorni: restano escluse tutte le attività che sono state avviate nel corso del 2023 e ovviamente tutte quelle di nuova costituzione nel 2024.
Soggetti esclusi
Sono escluse le imprese in liquidazione ordinaria nonché le imprese assoggettate a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi di impresa.
Le imprese costituite nel 2024
Come si calcola la maggiorazione del costo del lavoro?
La maggiorazione del costo del lavoro spetta per le assunzioni di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, con contratto in essere al 31 dicembre 2024, se il numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato in tale data è superiore al numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel periodo d’imposta precedente.
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